Visita
al Museo delle Genti d'Abruzzo
"
Il destino degli uomini nella regione che da otto secoli
viene chiamata Abruzzo è stato deciso principalmente dalla
montagna..... gli abruzzesi sono rimasti stretti in una comunità
di destino assai singolare, caratterizzata da una tenace fedeltà
alle loro forme economiche e sociali anche oltre ogni pratica
utilità, il che sarebbe inspiegabile se non si tenesse conto che
il fattore costante della loro esistenza è appunto il più
primitivo e stabile degli elementi: la natura....<Ignazio
Silone>"
Il Museo
delle Genti d'Abruzzo è dietro la casa di d'Annunzio, tra
questa e il fiume Pescara. Il biglietto di ingresso è di 5 Euro,
ma si ha diritto ad una audio guida che stanza dopo stanza spiega
in maniera esauriente i reperti e l'uso che di essi se ne faceva
in origine. L'edificio dove è ospitato il museo fu costruito nel
Settecento come caserma, sul seminterrato che apparteneva alla
cinquecentesca fortezza di Pescara. Questi locali seminterrati,
furono adibiti a " bagno penale " del Regno delle Due
Sicilie, per i sempre più numerosi detenuti politici. Oltre ai
patrioti abruzzesi del Risorgimento, vi languirono e spesso vi
morirono per gli stenti, le esecuzioni ed il colera, anche i
compagni di Luigi Settembrini e di Carlo Pisacane. Questo museo
nasce nel 1973 ad opera di due associazioni di volontariato
culturale, l'Archeoclub di Pescara e l'ASTRA (associazione studio
tradizioni abruzzesi) che raccolgono e donano al comune di Pescara nel 1982, il 90 % dei materiali,oggi, esposti. L'audio
visivo illustra brevemente (20 minuti) la storia dell'uomo in
Abruzzo, dal suo primo apparire sulla Maiella (circa 700.000 anni
fa) fino alla rivoluzione industriale, con il fine di farne
comprendere la formazione etnica e quella culturale ed i motivi
della sua continuità fino al XX secolo. Formazione culturale
delle genti rurali condizionata fortemente dalla difficile natura
montagnosa che ha costretto ad una economia prevalentemente
pastorale caratterizzata dalla transumanza invernale, durata quasi
quattromila anni.
Chieti 13 aprile 2004
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ingrandite